La vita è adesso 1985

UN NUOVO GIORNO O UN GIORNO NUOVO...

bentornato a questo sole
nelle camere di tutto il mondo
quando allaga letti e cuori
che si girano per un secondo

uno specchio che si invecchia
mentre raschiano i sogni e il mento
a ricominciar le strade
e li coglie di fianco il vento

e spalle strette   vanno
nelle vie echi di luce come di candela
camicie silenziose nel mattino
che si spacca in due come una mela

ombre di donne pigre
s'aggiustano le calze e baciano rossetti
s'affrettano alla vita inseguite
da un mare di capelli e di tetti

e tutti amore
a dare indietro ieri
per un altro cuore
e un mucchi di pensieri

e tutti in fila
verso il vento del duemila
e noi al centro
di un frammento della vita

sotto questo cielo muto
una scena ferma che riprende
e si affaccia alle finestre
mentre tirano sospiri e tende

e la gente si alza insieme
come quando c'è un gol allo stadio
e si accendono rumori
e notizie fresche della radio

quando gli uomini
correndo stringono le giacche ed i polmoni
ognuno e la sua storia in macchine
di latta  che s'inseguono a milioni

e le ragazze dei tram
che scrivono messaggi dentro le bottiglie
e in fondo ad un diario e sognano
appese ai desideri e alle maniglie

e tutti quanti
a risalir dal fondo
e andare avanti
come se iniziasse il mondo

e tutti  accanto
e ognuno un po' da solo
a dire quando
si potrà partire in volo

e i ragazzi
in giacche colorate ai gusti misti
ribelli e un po' svogliati  vanno in classe
come si entra dai dentisti

gli innamorati pazzi
che vivono il più bello degli amori
gli occhi traboccanti  cantano
più forte dei motori

e tutti adesso
in contro a un sogno
che non è lo stesso
ma ne abbiamo già bisogno

e tutti
ci guardiamo intorno
e ci chiediamo se
se questo è un nuovo giorno
o un giorno nuovo
un giorno nuovo

arriba

L'AMICO E DOMANI

l'amico e io
persi dentro un vento di uccelli che cambiano stagione
in un vialetto di alberi magri e chiazze tiepide di sole
un prete e la sua gonna nera volano felici dietro a un pallone

l'amico e io
aspettiamo l'auto e tutti insieme aspettano da soli
e le ragazze ridono fresche come mazzi di insalata
una riga sulla pelle blu del cielo e teste alzate come girasoli

l'amico e io
ai capolinea di gente solita assonnata
e i pensionati piegano il giornale sedere grosso e polpaccetti
ai banchi del mercato donne pezzi di stoffa svelta e colorata

l'amico pensa a casa sua
tra un mese deve andare via
e in ogni angolo vissuto
lasci una spina di nostalgia

domani  allungheremo i passi
ognuno dietro alla fortuna
e lanceremo sguardi e sassi
a coglier la luna

noi domani   avremo un'altra faccia
e una città che aspetta fuori
e stringeremo tra le braccia
avanzi di amori

l'amico io
e un baretto di ragazzi allegri annoiati amari
l'ultima coda di un randagio tra i cantieri dei palazzi nuovi
una maestra gioca nel cortile più piccoletta dei suoi scolari

l'amico
e una finestra sola per contenere tutto il mondo
ed un armadio a specchi con la carta ed i ricordi messi dentro
si calma il cuore con la mano che a furia di usarlo gli diventa tondo

l'amico mette su il caffè
e in fondo sa dentro di sè
che non sarà mai più lo stesso
si studia le scarpe e la strada dov'è

domani   ci sarà altra gente
occhi diversi e voci
e un cuore per segnare le ore lente
e gli anni veloci

noi domani   andremo un po' più in fretta
riprenderemo fiato
dentro un'altra sigaretta
e   domani e passato

arriba

UOMINI PERSI

anche chi dorme in un angolo pulcioso
coperto dai giornali le mani a cuscino
ha avuto un letto bianco da scalare e un filo
di luce accesa dalla stanza accanto
due piedi svelti e ballerini   a dare calci al mare
nell'ultima estate da bambino
piccole giostre con tanta luce e poca gente
e un giro soltanto

anche questi altri strangolati da cravatte
che dentro la ventiquattrore portano la guerra
sono tornati con la cartella in braccio al vento
che spazza via le foglie del primo giorno di scuola
raggi di sole che allungavano i colori sugli ultimi giochi
tra i montarozzi di terra
e al davanzale di una casa senza balconi
due dita a pistola

anche quei pazzi che hanno sparato alle persone
bucandole come biglietti da annullare
hanno pensato che i morti li coprissero
perché non prendessero freddo e il sonno fosse lieve
hanno guardato l'aeroplano e poi l'imboccano
e son rimasti così inghiottire né sputare
su una stradina e quattro case in una palla di vetro
che a girarla viene giù la neve

anche questi cristi
caduti giù senza nome e senza croci
son stati marinai dietro gli occhiali storti e tristi
sulle barchette coi gusci delle noci
e dove sono i giorni di domani
le caramelle ciucciate nelle mani
di tutti gli uomini persi
dal mondo
di tutti i cuori dispersi
nel mondo

quelli che comprano la vita degli altri
vendendogli bustine e la peggiore delle vite
hanno scambiato figurine e segreti
con uno più grande ma prima doveva giurare
teste crollate nel sedile di dietro
sulle vie lunghe e clack sonanti del ritorno dalle gite
e un po' di febbre nei capelli ed una maglia
che non vuole passare

e i disperati che seminano bombe tra poveri corpi
come fossero vuoti a perdere come se fossero pupazzi
seduti sui calcagni han rovesciato sassi
e un mondo di formiche che scappava
le voci aspre delle madri che li chiamavano
sotto un quadrato di stelle dentro i cortili dei palazzi
e la famiglia a comprare il cappotto nuovo
e tutti intorno a dire come gli stava

anche questi occhi
fame di nascere per morir di fame
si son passati un dito di saliva sui ginocchi
e tutti dietro a un pallone in uno sciame
leggeri come stracci
e dove fanno a botte
dov'è un papà che caccia via la notte
di tutti gli uomini persi
dal mondo
di tutti i cuori dispersi
nel mondo

di tutti gli uomini persi
dal mondo
di tutti i cuori dispersi
nel mondo

arriba

LA VITA È ADESSO

la vita è adesso
nel vecchio albergo della terra
e ognuno in una stanza
e in una storia
di mattini più leggeri
e cieli smarginati di speranza
e di silenzi da ascoltare
e ti sorprenderai a cantare
ma non sai perché

la vita è adesso
nei pomeriggi appena freschi
che ti viene sonno
e le campane girano le nuvole
e piove sui capelli
e sopra i tavolini dei caffè all'aperto
e ti domandi incerto
chi sei tu

sei tu   sei tu   sei tu

sei tu che spingi avanti il cuore
ed il lavoro duro
di essere uomo e non sapere
cosa sarà il futuro

sei tu nel tempo che ci fa più grandi
e soli   in mezzo al mondo
con l'ansia di cercare insieme
un bene più profondo

e un altro che ti dia respiro
e che si curvi verso te
con un'attesa di volersi di più
e non capir cos'è

e tu che mi ricambi gli occhi
in questo istante immenso
sopra il rumore della gente
dimmi   se questo ha un senso

la vita è adesso
nell'aria tenera di un dopocena
e musi di bambini
contro i vetri
e i prati che si lisciano come gattini

e stelle che si appicciano ai lampioni
milioni
mentre ti chiederai
dove sei tu

sei tu  sei tu   sei tu

sei tu che porterai il tuo amore
per cento e mille strade
perché non c'è mai fine al viaggio
anche se un sogno cade

sei tu che hai un vento nuovo tra le braccia
mentre mi vieni incontro
e imparerai che per morire
ti basterà un tramonto

in una gioia che fa male di più
della malinconia
ed in qualunque sera ti troverai
non ti buttare via

e non lasciare andare un giorno
per ritrovar te stesso
figli di un cielo così bello
perché la vita è adesso

è adesso
è adesso

arriba

TUTTO IL CALCIO MINUTO PER MINUTO

l'inverno passa basso in cielo
e un vento a strisce   viene da lontano
un cane gli corre dietro storto
leccando i muri della strada
la ragazzina ha un sorriso croccante
e un cuore come un melograno
e lui la tiene ha paura che gli cada

la ragazza respira distratta
e si ravvia i capelli e i pensieri
il ragazzo dà una schicchera alla cicca
e poi la calcia via come una palla
la donna ha messo il suo vestito più magro
e un po' più di allegria negli occhi seri
l'uomo ha lasciato i baffi
e la cravatta gli si rovescia sulla spalla

la ragazzina
sembra appesa a un palloncino
e sulle guance in fiamme
le si accendono domande
la ragazza nell'acqua bella dei suoi occhi chiari
di un mare al mattino
e tra i suoi teneri polsi
trema già un destino troppo grande

la donna guarda l'uomo
e vede un pezzo di sua figlia
e il loro vecchio modo di chiamarsi
e di giocare
la ragazzina ha sguardi lenti
che le cadono giù dalle ciglia
due ali piccole
che imparano a volare

la ragazza si volta e il vestito
si incolla sulle gambe e il seno
lui si conta le parole in tasca
e la sua voce è come dietro un vetro
la donna ha lo stesso odore
e il tempo le ha portato qualche anno in meno
si scalda dentro le mani e resta indietro

la ragazzina e le sue scarpe inglesi
schiacciano un fango di cioccolata
in un silenzio di gomma americana che butta
e prova a fare centro
per la ragazza il film si ferma di colpo
la verità sul collo è acqua gelata
e tra le labbra secche di cartone
un urlo basso sale su da dentro

la donna ride strano
e le mancano i ginocchi
e stringe l'anima
e una vita intera   in mezzo ai denti
la ragazzina e il ragazzino
hanno una voglia che gli invade gli occhi
ed una folla di baci lievi e brevi
come cerini spenti

la ragazza e il suo amore
che le muore tra le braccia
raccoglie un pezzo di dolore
e ci si taglia il cuore
l'uomo e la donna accarezzando un sogno
si accarezzano la faccia
confusi stretti
in uno stesso batticuore

e a due a due vanno via
dentro un'aria tagliente a vetrini
di un pomeriggio nudo
le radio dietro a le persiane
e "Tutto il calcio minuto per minuto"

arriba

ANDIAMO A CASA

i miei occhi miopi
persi nel tuo campo biondo di capelli
adesso che stuzzichi i ricordi
ed i tuoi anelli
ho riempito il cuore con la polvere da sparo
e poi scoppiare
annegando in fondo ad un bicchiere
o in fondo al mare
le tue gambe trasparenti
nella gonna tesa
musiche da parrucchiere
scendono dall'alto
rido come un coso
di una macchina a sorpresa
e asciugo le ferite
dal tuo smalto
un via vai di voci e visi
del colore delle vie di fuori
che perde un po' di fretta
fra i caffè e i liquori
se il tuo cuore avesse le finestre
io potrei saltarci dentro
e farti trovare tutto a pezzi
al tuo rientro
la mia faccia da lepre
all'apertura della caccia
si riflette dentro il vetro
e le scritte al contrario
io volevo soffocarti
dentro a queste braccia
e poi chiudere il sipario
no che non è niente
anche se son bianco
forse qui c'è troppa gente
sono solo stanco
andiamo lontano
la dove nessuno ci può toccare
a vincere il tempo
che abbiamo ancora da ridere e da cantare
e accendere fuochi
per non sentir mai più freddo
andiamo via insieme
a darci la mano senza vergogna
a viverci dentro
gli occhi strappati dei matti e di chi sogna
ragazzi per sempre
perché non andiamo a casa
quattro frasi fiacche
cadono per terra
e nell'indifferenza
avevo un po' di sicurezza
e son rimasto senza
domattina mi alzerò un po' prima
a far la fila allo sportello
degli amori smarriti
per cercare il nostro poverello
conto i soldi spiegazzati
e pagherei un miliardo
per sfasciarmi sopra un letto
e spengermi nel sonno
prima che mi lasci attraversare
dal tuo sguardo
infilzato come un tonno
no va tutto bene
ho dormito poco
fino a che la vita tiene
e va avanti il gioco
andiamo via presto
in fondo al silenzio per dirci ora
le cose mai dette
e tutte quante le cose da dire ancora
e mettere la chiave del cuore
sotto il tappeto
andiamo via soli
a chiederci un bacio e rubarne cento
in mezzo alla strada
con le guance incavate per bere il vento
che smorza le stelle
perché non andiamo a casa
andiamo via adesso
a comprare un metro di paradiso
a prendere un secchio
per buttarci acqua fresca sul viso
a pensare a un figlio
e a un albero di natale
andiamo via amore
a mettere a posto la nostra stanza
a starci vicino
quando trovarci vicino non è abbastanza
a chiuder la porta
perché non andiamo a casa
andiamo a casa

arriba

AMORI IN CORSO

amori a cavalcioni sui muretti si sfiniscono di baci
con un'ansia dolce e il cuore rotto,
amori incatenati sulle moto vanno scoppiettando
incontro al mare con il costume sotto,
amori delle ultime file
che all'uscita dei cinema ancora hanno i volti
accesi
amori dei gelati di aprile
benedetti dal sole come panni stesi
amori sbullonati in riva al bar sulle lambrette
che aspettano un'estate nuova e azzurra e un'
altra storia
amori rifugiati in fondo a un tram di gente che
ritorna
occhi impigliati s'imparano a memoria
amori di domenica al centro
angeli e santi che piombano giù da chiese di
carbone
amori che l'inverno ha rinchiuso dentro
per terra si rigirano in una canzone
amori lunghi di tramontana
si accompagnano e bevono eccitati le scale in un
sorso
amori dentro sciarpe di lana
tuffati nelle strade degli amori in corso
amori di mare
quando la pelle s'increspa e ha paura
sono una cosa sola con le stelle
e il velluto di una notte scura
amori
che sono nati quando è nato il vento
che spoglia il cielo degli ultimi colori
ed un intero giorno che tramonta e se ne va pi
lento
amori
eterni come l'acqua alle fontane
e i giorni sono un po' più lunghi e si esce fuori
a respirare gli orizzonti e le montagne pi lontane
amori sotto vuoto dentro le cabine e un sole
che va giù insieme al gettone parlano con le mani
amori corsi a ripararsi al buio dei portoni
si scrollano la pioggia dai capelli come i cani
amori dei vernice sui muri
quando la campana fa volare i ragazzi di scuola
amori a un ballo come canguri
cuori mischiati su una pista di stagnola
amori sfumati nel vento
in auto gonfie di musica e di sere accelerate
amori matti che si corrono dietro
e si sdraiano ad asciugare le anime bagnate
amore di neve
quando l'aria impazzisce di bianco
e tra le braccia quel senso d'amore
che ci consuma e ci fa il cuore stanco
amori
quanti chilometri di amori al mondo
un po' smarriti in questo traffico di cuori
così diversi così uguali di una vita o di un
secondo
amori
che sono vivi in questo stesso istante
che mi confonde in altri giorni e in altri odori
adesso che non ti conosco adesso che tu sei
distante
amori
mille miliardi nell'universo
mille miliardi di stelle e di dolori
adesso che ancor prima di trovarti forse ti ho già
perso

arriba

E ADESSO LA PUBBLICITA'

tu dietro un vetro guardi fuori
lungo il luccichio dei marciapiedi
e la gente si è dissolta nella sera
tua madre altezza media sogni medi
che sbatte gli occhi da cammello
e non si è rassegnata e neanche spera
un cespuglio di spini tuo fratello
che pensa sulle unghie delle dita
appitonato con un'aria da bollito
tuo padre mani da operaio a vita
che ride e gli si spacca il viso
impallidito di tv
tu fretta di vivere qualcosa
e ogni cosa è già un ricordo liso
e adesso la pubblicità
tu e le tue voglie imbottigliate
occhi come buchi della chiave
e un'ansia indolenzita sotto neve bianca
tuo padre aspetta sempre qualche nave
funambolo sul filo del passato
e cena con una bistecca stanca
tuo fratello è un grammofono scassato
un fiume di pensieri in fuga
si specchia in un cucchiaio e fa una bocca storta
tua madre si rammenda qualche ruga
e una domanda di dolcezza
che porta in tavola e va via
tu nascosta in fondo a un'amarezza
a far finta che il mondo sia un bel posto
e adesso la pubblicità
ma che giorno è è tutti i giorni
ed una sera ogni sera
e questa sera come le altre
che si siede accanto
e non c'è niente che ritorni
nient' allegria e nessun cerino
per dare fuoco a tutto quanto
tu in quella schienuccia di uccellino
che si curva e si vedono gli affanni
dei tuoi domani e dei tuoi pochi anni
tuo padre si strofina le mascelle
come impanate nella barba
una sigaretta in mezzo ai denti e lui ci parla
intorno
tua madre che si sveglia a strappi e scuote
tutta la polvere di un giorno
senza persone e novità
tuo fratello scemo che dà uno spintone
al tuo cuore rovesciato come tasche vuote
e adesso la pubblicità
oggi è quasi un secolo di noia
e che si fa domani e dopo
e poi nei prossimi vent'anni
figli di speranze
per un attimo di gioia
nella città di antenne e cielo
e luci grigie delle stanze
e la notte cade come un telo
a smorzare gli occhi ed i televisori
e tu dietro un vetro guardi fuori

arriba

UN TRENO PER DOVE

vorrei un biglietto per un posto
dove non ci sono i cani
poveri granelli di pepe
abbandonati in mezzo ad un'estate
un posto dove non ci sono vecchi soli
che amavano molto la moglie
e tengono i nipoti in un portafoglio
di foto ciancicate
dove gli uccelli tagliano l'autunno
e l'aria non si rompe in uno sparo
dove nessuno e un'isola
e l'anima non s'incarta nel denaro
dove la paura non passa più
nei nostri occhi di conigli
e non c'è più da scavalcare nessun muro
dove i soldati tornano alle case
e si accovacciano coi figli
a colorare un cielo un po' più largo di fururo
un treno per dove
il giorno non finisce
e il sole e un grido in mezzo al viso
dei mattino di un sorriso
un treno per dove
non arrivi il vemo di follia
che gela il cuore
e che ci trascina via
un posto senza le borgate
calce e polverone
bucate da mille finestre uguali
che si mangiano la campagna
dove non c'è più attesa
ma un lavoro da sputare nelle mani
dove il tempo inganna gli orologi
e questa corsa assurda per domani
dove le ombre corte dei bambini
non si fermano in un pianto
lasciate indietro dalla fretta degli adulti
dove tutti sono persone
e ognuno ha un sogno ed un pensiero suo soltanto
e un uomo non si piega con le botte e con gli insulti
un treno per dove
il mare e grano azzurro
e un saluto di gabbiani
sulle barche e tra le mani
un treno per dove
accenderai la luce
e sarai un bicchiere d'acqua
nelle notti dei miei guai
un treno per dove
libero e ribelle
correrò come un cavallo
sotto grappoli di stelle
un treno per dove
non ci sia lo spazio
per perderti di più
un treno per dove esisti tu

arriba

NOTTE DI NOTE, NOTE DI NOTTE

notte di note note di notte
di luna che imbroglia i cani
vagabondi invisibili nelle vie che sanno tutto
e ci cammino
a tempo col rumore della terra che gira
e fornai che fanno il pane di domani
secchi d'acqua che svegliano i balconi
cotti di sole del mattino
in questa notte di ragnatele
di fili notturni sul mio viso
l'alito largo del vento mi segue
annusando i pantaloni
e quante dita stanno acchiappando note
che cadono giù dal paradiso
e le giornate si chiudono
dietro le serrature dei portoni
buona notte ai piccoli dolori
buona notte a tutti i suonatori
buona notte a queste nubi d'inchiostro
buona notte a questo figlio nostro
qui in questa curva di cielo
ed ogni odore è un ricordo
che torna a bruciapelo
e porta via
la sete i giorni sbagliati
per una notte di pace
nei cuori affaticati
notte di note note di notte
tesa come pelle di tamburo
fari che bucan la pazienza dell'aria
cercando di capirmi gli occhi
in questo stesso istante tra la California e il
Giappone
c'è chi inventerà il futuro
per tutti gli uomini che passano
sui fogli del mondo come scarabocchi
in questa notte di stelle distratte
sorprese da un'alba che confonde
muri vecchi
che respirano un giovane cielo rattoppato
e un risveglio salato di mare
nei cortili deserti che scavalcano le unde
come qualcosa di rauco
che ti chiedi cos'è mentre ti è già passato
buona notte ad ogni nota d'arganto
buona notte a un sollievo di vento
buona notte a questo silenzio d'oro
buona notta buona notte tesoro
qui in questa via di nessuno
mi sto frugando parole
per far sognar qualcuno
quando verrà
dal cielo dove si trova
una speranza di luce
una canzone nuova
qui in questa notte di note
a guardarmi la vita
dentro le mani vuote
ma che cos'è mai
che mi fa credere ancore
mi riga gli occhi d'amore
e mi addormenterà dalla parte del cuore